4-5-6 Giugno 2025
Cooperativa Sole, anche quest’anno, ha portato il suo contributo alla ormai tradizionale conferenza biennale International social housing festival 2025, che quest’anno si è tenuta a Dublino.
Nell’ambito dell’incontro dal titolo “Human stories, Shared future: co-production and storytelling in social housing” il 5 Giugno Cooperativa Sole ha portato il racconto e le storie di coloro che si sono resi protagonisti, e non solo destinatari, dell’ iniziativa di abitare collaborativo.
Roberta, Chiara, Samuele e Filippo hanno ripercorso le vie della memoria per narrare la rinascita di Rosaline, la sua nuova vita all’interno del condominio solidale di Cervia, l’impegno di Jeremiah per approntare la i nuovi appartamenti di Bolzano, dedicati a un nuovo modello di abitare collaborativo, e così via.
In un viaggio nella memoria “a rebours”, controcorrente, si è parlato dell’oggi, delle iniziative passate, di quelle in corso di svolgimento e di quelle messe in cantiere. Tutte improntate ed ispirate al paradigma del “marchio di casa” denominato Human 360°. Il marchio che è diventato, ormai, il tratto distintivo di Cooperativa Sole, che ogni volta, fa rivivere l’intuizione di Sergio Gridelli il quale con la sua immaginazione visionaria, aveva già compreso in tempi non sospetti, che se non si pone l’uomo al centro e se le iniziative non si fanno per le persone, a nulla servono gli sforzi.
Sforzi che, nel caso del social housing, hanno consentito di dimostrare che il lato umano delle iniziative imprenditoriali ben può andare a braccetto con l’utile, privato e sociale. Non è un ossimoro, ma la realtà.
Una nuova e diversa visione dello stare nella società contemporanea è possibile e, anzi, doverosa. Nessuno si salva da solo.
Cooperativa Sole lo pensa e lo pratica da anni. Lo fa controcorrente? A rebours? Forse sì. Orgogliosamente si.
PS: Accompagnati dal Banjo della musica irlandese, stiamo festeggiando questo risultato importante. Siamo consapevoli che il viaggio continua e un’altra sfida ci aspetta a Bolzano. Ma con una consapevolezza, che viaggiare per confrontarsi con diverse culture, voci, progetti apre la mente.
