Ma voi lo sapevate che a Grottammare, nel cuore delle Marche, è nato uno dei primi esempi concreti di economia civile?
È proprio qui che, alla fine del Cinquecento, Papa Sisto V – al secolo Felice Peretti, figlio di questa terra – decise di lasciare un segno profondo: la fondazione di un Monte frumentario e di un Monte di pietà. Due istituzioni pensate per sostenere i più poveri con scorte alimentari e prestiti senza usura, in un tempo in cui il credito era spesso sinonimo di esclusione e sfruttamento. Un gesto di straordinaria lungimiranza, che anticipava di secoli i principi dell’economia civile e della finanza etica.
Grottammare oggi ha un mare splendido, persone sorridenti e biciclette che si aggiustano con calma nelle piazze. È in questo contesto accogliente e leggero che ci siamo ritrovati, quasi per caso.


Tutto è iniziato nel luglio 2022, quando abbiamo partecipato al COM RES FEST di Ascoli Piceno, il festival delle comunità resilienti promosso dalla Bottega del Terzo Settore. Da quell’incontro è nata una relazione bella e sincera: la rete della Bottega è venuta a trovarci a Gatteo, per conoscere meglio la nostra realtà e il progetto Borgo Maestro.
Da lì, l’invito: tornare nelle Marche, questa volta a Grottammare, per portare il nostro contributo al convegno “L’abitare che cambia. Le trasformazioni dell’abitare contemporaneo: bisogni, modelli e responsabilità collettive”, organizzato dalla Cooperativa Lella2001 insieme a On the Road, Kairos, Astra, all’Ambito Territoriale Sociale e con il patrocinio del Comune.
È stato uno spazio di scambio vivo, ricco di stimoli. Un’occasione per dialogare con esperti, operatrici e realtà del territorio, riflettendo insieme su come stanno cambiando i bisogni abitativi, su quali risposte possiamo costruire e su quanto sia importante mettere al centro le relazioni e le comunità.
Noi abbiamo raccontato ciò che viviamo ogni giorno: l’abitare collaborativo, il quartierato sociale, le esperienze del Condominio Solidale Pantera Rosa, delle Rosaline, di Borgo Maestro e il nuovo progetto a Bolzano. Ci siamo confrontati con persone e organizzazioni capaci di ispirare, e come sempre, siamo tornati a casa con qualcosa in più.
Più consapevolezza. Più voglia di fare bene. E la conferma che, ancora oggi, costruire comunità è possibile.

