Cavoli o cicogne? Parlare di sessualità e affettività a scuola

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Venerdì 5 aprile si è tenuto un interessante e coinvolgente dialogo sulla conoscenza dell’affettività e della sessualità per imparare ad amare davvero, fra gli studenti dell’Istituto Superiore “Leonardo da Vinci” di Cesenatico e il dottor Fabrizio Quattrini (Presidente dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica di Roma).

Dopo l’introduzione del dottor Sergio Gridelli (sociologo della comunicazione, consulente di Cooperativa Sole), il tema dell’incontro ha dato luogo a numerosi spunti di riflessione e approfondimenti.

L’idea di far porre le domande, le curiosità e i dubbi in maniera anonima (i ragazzi scrivevano i quesiti su bigliettini raccolti dentro un’urna) ha offerto l’opportunità di affrontare l’argomento senza imbarazzo.

Ne è scaturita una nutrita discussione che ha incluso anche molti aspetti a margine della mera attività sessuale. Infatti, le domande degli studenti hanno consentito al Dottor Quattrini di approfondire, oltre alle varie sfaccettature del sesso, anche il ruolo dell’identità di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione.

Cos’è la sessualità?

Il confronto si è poi soffermato sulla sessualità sperimentata, su quella espressa attraverso i pensieri, le fantasie, i desideri, le convinzioni, gli atteggiamenti, senza dimenticare i valori e l’etica dei comportamenti individuali. In molti passaggi si è poi chiarito come la sessualità comprenda una molteplicità di dimensioni, molte delle quali non esenti da condizionamenti storici, politici, religiosi.

La lezione di educazione sessuale del dott. Fabrizio Quattrini

Sicuramente, e anche questa è stata la cifra rilevata durante l’incontro, l’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole non è un percorso facile. Molto spesso ci si scontra con resistenze e paure spesso basate su presupposti sbagliati. Quando si passa il tempo a chiedersi quale sia l’età giusta per parlare di sesso si arriva quasi sempre troppo tardi o, nella migliore delle ipotesi, quando ormai si sono fatte strada convinzioni non aderenti alla realtà.

Per altro verso, le sollecitazioni emerse durante l’incontro hanno confermato in larga parte i dati italiani (Report Nazionale Dati HBSC Italia del 2014), dai quali si evince che il 28% dei ragazzi di 15 anni dichiara di aver avuto un rapporto sessuale completo, mentre la percentuale è più bassa tra le ragazze (21%). Rispetto ai metodi contraccettivi, la maggior parte degli adolescenti di 15 anni che hanno già avuto un rapporto completo, riferisce l’utilizzo del preservativo (oltre il 70% dei ragazzi e il 66,5% delle ragazze), seguito dall’interruzione del rapporto, dichiarato da più del 50% delle ragazze e dal 37% dei coetanei maschi.

Queste evidenze hanno consentito di lanciare un forte appello a favore dei rapporti protetti per scongiurare la trasmissione delle infezioni sessualmente trasmesse.

Ovviamente, l’auspicio è che queste occasioni si possano ripetere con maggior frequenza e in tutte le scuole, nella consapevolezza che il sesso è parte integrante della vita di una persona per tutto l’arco della sua esistenza.

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